Per internazionalizzazione si intende:

  • Trasferimento in Polonia della ragione sociale e gestione della contabilità’ locale
  • Trasferimento in Polonia della produzione
  • Trasferimento in Polonia della ragione sociale e attività’ produttive
  • Trasferimento globale (ragione sociale + residenza + residenza fiscale)

Quando si pensa di Internazionalizzare un business?

Ad oggi in un mercato sempre più’ schizofrenico e competitivo, se il tuo paese non ti offre le condizioni ideali per andare avanti ma invece ti complica la vita con:

  1. instabilità’ politica e mancate riforme
  2. sistema giuridico primitivo ed inefficiente
  3. processo burocratico complesso e lungo
  4. sistema fiscale insostenibile

si inizia a far fatica nel restare a galla caricandosi sempre più’ di costi insostenibili che portano ad un tracollo finanziario e quindi ad un fallimento certo…distruggendo cosi’ realtà’ arrivate al successo con tanti sacrifici e duro lavoro.

In questo caso le scelte sono due… o delocalizzo o liquido la mia azienda.

Cosa può’ rallentare questa scelta?

Nonostante tutte le buone motivazioni, (di sopra elencate), può’ capitare a volte che ci si scoraggi dinnanzi alle difficoltà’ che si incontrano nel reperire le informazioni e risposte necessarie per iniziare e completare la delocalizzazione:

  1. Lingua sconosciuta e problemi di comunicazione con le istituzioni
  2. Come funziona il fisco ed il sistema giuridico?..E la burocrazia?
  3. Che tipo di società’ mi conviene aprire e come faccio a costituirla?
  4. Chi può’ fornirmi queste informazioni?..Mi basterebbe solo un interprete?
  5. Come gestirò’ la mia contabilità’?
  6. Qualora dovessi farcela, come funziona poi il rapporto fiscale con l’Italia?…A cosa andrò’ incontro?

Ma soprattutto:

A chi mi posso affidare per farcela?…Ci sono degli esperti?…come identificarli?…Come essere sicuri della loro professionalità’ e delle loro competenze?

Tutte queste domande e dubbi portano poi troppo spesso, purtroppo, ad optare per la liquidazione della propria azienda…SBAGLIATO!

Porsele e’ più’ che giusto e legittimo, ma la domanda corretta da farsi e’:

CHE COSA HO DA PERDERE D”INNANZI AD UN FALLIMENTO IMMINENTE?…

…ESATTAMENTE NULLA!

Professionisti seri ed esperti sono in grado di fornirvi prove concrete basate su numeri ed esempi pratici dimostrando padronanza del territorio e profonda conoscenza del regime contabile/fiscale e legislativo sia della Polonia che dell’ Italia stessa, ma soprattutto la capacita’  di analizzare tutti i vantaggi e svantaggi del caso prendendo in considerazione tutti gli aspetti come ad esempio:

I Pro:

  1. Pressione fiscale al 19% (in Italia e’ pari al 35% senza considerare le accise che la portano ad un totale del 62% circa)
  2. No anticipo IVA
  3. No gestione separata INPS
  4. No IRAP ed IPEF
  5. Costo orario del lavoro lordo => 7,4 euro (in Italia e’ pari ad euro 28 lorde per ora)
  6. Quota a carico del datore di lavoro per contributi pensionistici del lavoratore => 9,76% (in Italia la quota imponibile per il datore di lavoro e’ il 22% del 33%)
  7. Costo carburante per litro => euro 0,90
  8. Facile accesso ai finanziamenti a fondo perduto fino ad un max di euro 100.000
  9. Materie prime a bassi costi in quanto presenti nel territorio
  10. Tempistiche di costituzione nuova società’ => 14 giorni lavorativi
  11. Stabilita’ politica
  12. Sistema giuridico funzionale
  13. Pagamenti anticipati (in Polonia e’ difficile concepire il 60/90 quindi ti concedono al max il 30)
  14. Possibilità’ di esenzione IRES per molti comuni del territorio polacco
  15. Tempistiche rimborso cash iva entro 60 giorni dalla richiesta
  16. Facilita’ nel reperire personale qualificato bilingue
  17. PIL al 3,7% => paese in forte crescita => benessere => estrema facilita’ di fare business
  18. Investimenti ingenti nelle infrastrutture
  19. Ottima qualità’ della vita

Quindi la Polonia e’ un paradiso?…Purtroppo no ma in confronto ad altri paesi ti rende la vita piu’ facile,piacevole ma soprattutto serena!

I contro:

  1. Barriera linguistica (lingua molto difficile)
  2. Qualita’ delle strade scarsa
  3. Poche autostrade presenti quindi il tempo di percorribilita’ e’ maggiore
  4. Poche infrastrutture (ma sono in crescita in quanto al momento molte di esse sono in fase di realizzazione)
  5. Mentalita’ inquadrata e poco flessibile

Hai ancora dei dubbi?

Il nostro team di esperti sara’ lieto di chiarirteli e di supportarti nella delocalizzazione (e non solo) della Tua azienda/impresa in Polonia facendosi carico di tutte le problematiche che si potranno incontrare lungo il percorso che ti riportera’ la dove meriti…al SUCCESSO!

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    Come si apre un’ attivita’ in Polonia?

    Mentre sei li che ti decidi ancora se contattarci o meno, ti forniamo alcune risposte che possono iniziare a schiarirti ulteriormente le idee:Per molte aziende si consiglia di aprire una società in Polonia, che in tempi di crisi globale può avere uno sviluppo positivo (crescita PIL 2014 => 3.2 %) .

    Negli ultimi anni molte aziende italiane stanno preferendo la Polonia a peasi rinomati, come ad esempio la Svizzera, per spostare la loro produzione e ragione sociale perche’ in grado di offrire condizioni migliori a lungo termine.Che cosa si deve ricordare quando si vuole aprire una società all’estero?Di seguito le procedure per la costituzione di una società in Polonia per i quali vi forniremo pieno supporto:

    1) Registrazione dell’attività

    Il primo adempimento per costituire una società è la sottoscrizione dell’atto costitutivo per atto notarile che deve avvenire in Polonia in presenza di un notaio. Contestualmente è necessario sottoscrivere una dichiarazione avente ad oggetto i conferimenti delle quote.Le società commerciali vengono registrate nel Registro Nazionale Giudiziario (KRS).

    La richiesta di registrazione va fatta utilizzando l’apposita modulistica, reperibile presso le sedi dei
    tribunali e sulla pagina del Ministero della Giustizia. La domanda di iscrizione nel Registro Nazionale Giudiziario viene esaminata dal tribunale entro e non oltre 14 giorni dalla data di presentazione.Da tenere presente che la società acquisisce personalità giuridica nel momento dell’iscrizione nel registro.

    La presentazione della domanda d’iscrizione al Registro Nazionale Giudiziario comporta il versamento delle spese di giudizio (750,00 PLN per le società di persone, e 1.000,00 PLN per le società di capitali) e, se necessario, dei costi di pubblicazione sul Monitor Sadowy i Gospodarczy (Bollettino Giudiziario ed Economico).Gli altri documenti richiesti per la domanda d’iscrizione sono:

    • atto di Fondazione della società;
    • elenco soci (nome, cognome, indirizzo, etc.) e rispettive partecipazioni (quote);
    • dichiarazione dei membri del Consiglio che sono state apportate da parte di tutti i
    • soci delle quote per il capitale sociale;
    • verificate ufficialmente le firme delle persone autorizzate a rappresentare dellasocietà.

    2) REGON (numero d’iscrizione nel registro di soggetti dell’economia nazionale)Entro 14 giorni dalla data del rilascio del certificato d’iscrizione del Registro Nazionale Giudiziario l’imprenditore deve recarsi personalmente all’Ufficio Statistico competente per il luogo in cui viene esercitata l’attività economica e richiedere il numero REGON (numero d’iscrizione nel registro di soggetti dell’economia nazionale). Il modulo da utilizzare per la richiesta è il RG-1

    3) NIP (numero d’identificazione fiscale) e il numero VAT (IVA)Per ottenere il numero NIP (numero d’identificazione fiscale) è necessario presentare la domanda, compilata sull’apposito modulo, insieme alla domanda d’iscrizione nel registro presso il Municipio/Comune/KRS. L’assegnazione del numero NIP è gratuita.

    Fino al momento del rilascio del numero NIP le persone giuridiche utilizzano il numero REGON. Il numero NIP viene assegnato ad ogni contribuente da parte del capo dell’Agenzia delle Entrate competente per il luogo in cui si svolge l’attività economica.

    Per ottenere il numero VAT (costo 170,00 PLN da versare sul conto dell’Ufficio Municipale o Comunale), l’imprenditore (in qualità di contribuente), prima di effettuare la prima fattura, deve presentare all’Agenzia delle Entrate la domanda di registrazione VAT-R. Il modulo VAT-R/UE deve essere presentato soltanto da quei contribuenti VAT che forniscono servizi ai contribuenti dell’UE (fuori Polonia), o da quelli che realizzano acquisizioni e forniture all’interno della Comunità Europea. Presentata la domanda, all’imprenditore verrà conferito il cosiddetto NIP-UE (uguale al NIP normale salvo per la preposizione PL).

    La presentazione della domanda per l’attribuzione del numero VAT-R/UE non comporta alcun versamento di denaro.

    4) Apertura di un conto correntePer aprire un conto corrente è necessario presentare la domanda di apertura del conto ed esibire la carta d’identità, il certificato d’iscrizione nel registro, il certificato di conferimento del numero NIP e REGON. (il conto si puo’ aprire anche in euro)

    5) Previdenza sociale – ZUS =  (INPS)Ogni imprenditore ha obbligo di versare dei contributi di previdenza sociale e/o di assicurazione sanitaria e deve presentare le relative dichiarazioni allo ZUS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) entro 7 giorni dalla data d’inizio di un’attività economica.La denuncia può essere presentata direttamente nel filiale dello ZUS competente territorialmente, via posta oppure in via elettronica nel caso in cui l’imprenditore disponga della firma elettronica sicura e verificata.

    6) Ispettorato del Lavoro ed Ispettorato Sanitario:Il datore di lavoro deve, entro 30 giorni dalla data dell’inizio attività, informare per iscritto l’Ispettorato del lavoro e l’Ispettorato sanitario statale competenti per il territorio su:

    • luogo, tipo ed ambito dell’attività esercitata
    • numero dei lavoratori

    Tutti possono avviare un’attività in Polonia

    La legge del 2 luglio 2004 (Dz.U. 2004, n.173, voce 1807 e s.m.) sulla libertà di attività economica stabilisce che tutte le persone (fisiche e giuridiche) dei Paesi UE ed EFTA possono avviare e svolgere attività economiche con gli stessi diritti dei cittadini polacchi.

    Le condizioni di avviamento ed esercizio di un’attività economica sono regolate dalle disposizioni della legge sopra citata.Dal gennaio 2009 per costituire una società a responsabilità limitata il capitale sociale deve ammontare a 5.000 PLN e, nel caso delle società per azioni, a 100.000 PLN.

    9 + 7 =